Quando si parla di sostenibilità, spesso le organizzazioni rivolgono il pensiero a qualcosa che riguarda l’ambiente o il clima, o in ogni caso a un tema che ha valore esclusivamente in un contesto di comportamento ecologico. Si tratta di un errore ricorrente di “miopia organizzativa” sull’argomento, che non consente di comprendere il vero significato della sostenibilità.
In realtà la sostenibilità rappresenta un ambito ben più ampio, afferendo a tutto l’ecosistema in cui l’azienda è inserita. Esso diventa un pensiero proprio, un concetto individuale applicabile in qualsiasi ambito di riferimento. Vivere in modo sostenibile significa muoversi in una direzione che sia collettiva e non individuale, cercando di curare (e non danneggiare o ostacolare) le relazioni con gli individui o l’idea stessa di habitat aziendale. Ne consegue che ogni azione debba essere responsabile, seguire dei principi etici e tenere conto degli impatti per restituire un effetto di benessere collettivo.
Ragionando su questa definizione diviene abbastanza chiaro come il lavoro possa diventare ambiente sostenibile, ma anche come le decisioni e il percorso di business possano restituire valore aggiunto a ogni attore coinvolto. L’impatto sul clima, quindi, non va valutato solo dal punto di vista ambientale, ma rappresenta un fattore di tipo lavorativo determinante all’interno di un gruppo di lavoro o di un’organizzazione, incidendo sulle armonie collaborative e partecipative delle persone.
